laboratorio introduttivo al TeatroNatura
26 - 29 agosto 2019 - Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise - Pescasseroli (AQ)
Quando la percezione, la sensibilità e la memoria del corpo si pongono in ascolto di un mito antico, emergono ricordi e frammenti di esperienze in cui affiora la poesia della nostra vita. Se questo processo avviene in uno spazio naturale, tra altri esseri viventi, il nostro flusso narrativo ha un respiro più ampio e creativo. Attraverso racconti che prendono vita, danzano, cantano, battagliano e dialogano tra loro possiamo incontrarci diversamente e scoprirci narratrici e narratori d’anima. Siamo parte di un Racconto Universale dove tutto è animato, collegato e in trasformazione, dove al nostro processo creativo partecipano alberi, animali, paesaggi.
E’ lo spazio selvatico del racconto orale in cui scopriamo e condividiamo nuovi punti di vista, relazioni dimenticate, connessioni rigeneranti e in cui risvegliamo la nostra anima istintuale, artista e guaritrice.
Il programma si articola in base alla risposta del gruppo e al numero dei partecipanti.
- pratiche pre-espressive di ascolto e attraversamento sensibile dello spazio naturale circostante.
- esercizi di rilassamento, auto percezione, esplorazioni psicofisiche conducono al risveglio del nostro corpo narrante.
- la struttura archetipica di un antico mito, intercetta nei partecipanti episodi autobiografici o d’invenzione che, attraverso un lavoro d’ascolto e di rispecchiamento, diventano racconti vivi in un aperto e sconosciuto spazio di condivisione.
- le energie della presenza narrativa e le forme dell’immaginazione attiva, canalizzate in suono, danza e parola, s’incarnano nell’arte del racconto orale.
-lo spazio selvatico di questo narrare ritrova un linguaggio d’anima dimenticato in cui “a racconto risponde racconto”.