Per incontrare la Natura è necessario risvegliarla in noi.
Oltre a esseri umani siamo animali e alberi e poi ruscelli e cieli stellati. Gli antichi vedevano ninfe e sileni presso le fonti montane e nei boschi perché erano in contatto con l’umano naturale in loro. Per trasformare la nostra cultura è decisivo e urgente ritrovare personalmente quel contatto. Nella vita ordinaria siamo incalzati dalle necessità, oppressi da ritmi deprivanti e trascinati da continue distrazioni che ci allontanano da noi e dagli altri esseri. Dedicandoci, possiamo riaprire i nostri sensi, tornare nella presenza e nella creatività che nasce dall’ascolto. Siamo nati per attraversare paesaggi meravigliosi, meditare nel silenzio vivo di un bosco, per danzare i dolori, le gioie e ciò che ci unisce alla Natura, cantare polifonie partendo da una voce naturale risvegliata, scambiarci le esperienze profonde con racconti belli e significativi, e irradiare nel mondo di cui siamo parte la nostra essenza.
Il TeatroNatura®, partendo da pratiche di allenamento immerse nella natura, si articola in azioni performative, contemplative e formative che si sviluppano a stretto contatto con luoghi naturali (aree verdi protette, da scoprire o da riqualificare), ma anche in siti archeologici, dimore e giardini storici.
In questi spazi sono indagati, affinati e intrecciati tra loro gli elementi su cui si fonda il TeatroNatura®.
1) L’attraversamento percettivo silenzioso e il sostare sensibile nel luogo: pratiche pre-espressive di apertura all’ambiente vivo circostante, di ascolto della sua ‘atmosfera’ e del suo significato culturale.
2) Il movimento corpo a corpo: prontezza, ritmo, flessibilità e resistenza psicofisica, capacità sensibile di integrarsi e reagire agli aspetti morfologici e viventi degli spazi naturali.
3) Il canto nel vivo: studio della voce naturale, canti polifonici tradizionali o originali in natura radicati in un corpo sveglio e in contatto con le acustiche presenti.
4) La parola nel TeatroNatura®: l’incorporarsi di partiture drammaturgiche e di motivi narrativi originari, ispirati al mito antico, in un contatto diretto col pubblico e con la qualità del luogo.
5) La pratica registica: il lavoro site specific con l’attrice e l’attore, elementi di scenografia archetipica e di drammaturgia del paesaggio nella creazione dello spettacolo itinerante.
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