di Sista Bramini | in VISIONS FOR SUSTAINABILITY n° 16
Frammenti di un discorso che riguarda la complessità di una conoscenza impiantata nella natura: attenzione percettiva e impulsi corporei, canti tradizionali e narrazione di un mito antico negli spazi naturali come contributo a una nuova cultura della sostenibilità.
"Questo articolo presenta un contributo educativo e artistico destinato a una comunità di ricercatori di diverse discipline interessati sia all'ecologia che alla complessità. L'esperienza proposta mette in luce la qualità di partecipazione a un laboratorio teatrale e all'incontro con la dimensione estetica di uno spettacolo che comprende canti polifonici tradizionali di culture rurali e narrazione orale del mito antico. Lo scambio a tu per tu tra risonanze provenienti da diverse discipline nella costituzione di una conoscenza comune beneficia i partecipanti e diventa parte integrante della vitalità dei processi svelati durante l'incontro. L'idea di fondo è che tutti questi aspetti possano rigenerare il contatto con i sensi, le memorie del corpo, l'apertura e flessibilità cognitiva, la relazione poetica con le figure archetipiche che abitano la cultura occidentale. Pur non negando in alcun modo la centralità del pensiero scientifico, lo si vuole riconnettere alla profondità, misteriosa e vulnerabile, da cui ogni desiderio umano di conoscenza nasce. Per stabilire una nuova cultura dobbiamo trovare un nuovo modo per creare un'alleanza di successo tra scienza e pensiero artistico ed aprirci alla saggezza vissuta, a una visione etica di salute intimamente intrecciata con la salute della Terra."
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Foto di Sarah Gregg